Il 16 gennaio 1945 nel campo di concentramento di Flossenbürg (a metà tra Norimberga e Praga), moriva a soli 17 anni (era nato nel 1927) Giovanni Riccardi, per tutti Gianni, figlio del conte Lodovico e catturato a Milano dai tedeschi assieme a un gruppo di partigiani. A lui è dedicata la polisportiva nata all’indomani della Liberazione: nel marzo 1946 nascerà, per iniziativa di Renato Tammaro, la sezione atletica della Polisportiva Riccardi destinata a portare agli onori delle cronache sportive nazionali (e non solo) il nome dello sfortunato Gianni e la città di Milano.

In occasione del 71esimo anniversario della scomparsa di Gianni (caduto proprio nel giorno del Riccardi Champion’s Day) è la contessa Anna Maria Riccardi Pediconi a donarci questo appassionato e struggente ricordo: «Ho perso mio fratello quando avevo solo tre anni e mezzo, non ho stampate nella memoria immagini di Gianni in vita. La sua figura però è come se fosse sempre in mezzo a noi grazie anche all’Atletica Riccardi 1946: Gianni rivive attraverso gli atleti in maglia verde che corrono, marciano, saltano, lanciano».

Nella foto a sinistra: così si ricordava Gianni sull'Annuario della nostra Società dieci anni fa, in occasione del sessantesimo anniversario, a destra il conte Ludovico Amministratore Delegato della Gazzetta dello Sport con un rappresentante della sua prole, sotto la sorella di Gianni contessa Anna Maria Riccardi Pediconi premiata da Nino Moleti il primo "Riccardiano" in occasione del "Champion's Day" alla Fondazione Cariplo.