Jamel Chatbi ha raccolto un prestigioso quinto posto nella finale europea dei 3000 siepi in 8’32”43 dopo aver lottato coraggiosamente addirittura per una medaglia insieme al francese Mekhissi Benabbad e al naturalizzato turco Aras Kaya. Il portacolori della Riccardi è rimasto attaccato al treno di testa (al passaggio a tre giri dal termine stazionava persino in seconda posizione) fino al momento decisivo della gara prima di cedere negli ultimi 400 metri: per l’allievo di “Mino” Passoni rimane la soddisfazione di un piazzamento prestigioso che gli spalanca le porte dei Giochi di Rio de Janeiro visto che ora ha in tasca entrambi i requisiti per i 3000 siepi, standard olimpico sulla distanza (8’21”92 il 22 maggio a Rabat) e un piazzamento nei primi otto ad Amsterdam. Il bergamasco è stato il primo degli italiani davanti a Abdoullah Bamoussa (ottavo) e Yuri Floriani (nono). «Avevo lavorato per le medaglie, ci credevo: l’ho buttata via a 450 metri dall’arrivo passando male l’ostacolo e perdendo il ritmo. Ho dato il massimo, arrivare quinto non è male dopo aver cambiato i piani ed essere tornato a puntare sulle siepi dopo l’esordio in maratona. Un grazie e un caro saluto ai miei familiari e a tutti coloro che hanno tifato per me» il suo pensiero dopogara. Il successo è andato al francese Mekhissi, due volte medaglia d’argento alle Olimpiadi e quattro volte campione europeo (tre sui 3000 siepi e una volta sui 1500).

Domani sabato 9 luglio è il giorno del debutto delle staffette. Alle 19.40 si svolgeranno le batterie della 4x100 maschile con l’Italia in corsia 3 della prima eliminatoria e ben tre riccardiani nel gruppo: Massimiliano Ferraro, Federico Cattaneo e il finanziere nato in Riccardi Filippo Tortu (il quartetto forse più accreditato prevedrebbe Ferraro al lancio e Tortu in quarta frazione). Alle 14.25 potrebbe però tornare in gara Mario Lambrughi: l’ostacolista brianzolo dopo lo straordinario 49”60 sui 400 ostacoli potrebbe essere impiegato nella 4x400 (sui 400 piani ha un PB da 46”90).