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FIDAL

Milano, giovedì 24 settembre 2020

Volete sapere di cosa parliamo quando scriviamo di cuore verde? Ve lo spieghiamo raccontando i Campionati Italiani Juniores e Promesse da Grosseto, rassegna che porta in dote all’Atletica Riccardi Milano 1946 una medaglia d’oro e un bronzo ulteriormente rafforzati nel loro valore da due quarte piazze. Staffetta 4x400 Promesse in chiusura di manifestazione: Riccardi in emergenza, pronostico apertissimo, possibile una medaglia, difficile pensare all’oro. Simone Di Nunno in stagione ha corso un solo 400 in 52”07: ai blocchi dalla corsia 2, nel giorno del 21esimo compleanno (auguri!), l’allievo di Manuela Grillo e Walter Monti si getta alle spalle qualsiasi considerazione legata alla condizione contingente e corre una grande frazione inserendo la Riccardi nel pieno della lotta.  Tocca a Giacomo Mirarchi, approdato nel quartetto all’ultimo a causa di sfortunate defezioni altrui: Giacomo, allenato da Simona Capano al campo di Cinisello, corre una frazione di grande resilienza e mantiene la Riccardi nella sfida per le medaglie. Lo stesso fa Alessandro Zanandreis, velocista allenato da Fanney Sigurdardottir e decisamente più a proprio agio sulle distanze brevi: il suo è un giro molto solido per passare il testimone ad Andrea Romani. L’allievo di Gianpaolo Ciappa si trova in quinta posizione: davanti con margine c’è l’Acsi Campidoglio Palatino di Victor Curcuianu, che l’ha preceduto meno di 24 ore prima nella finale degli 800. Curcuianu davanti, dietro ai 120 metri dall’arrivo sono in quattro a giocarsi l’argento: questo commenterebbe un cronista osservando la tenzone tricolore ormai sulla retta d’arrivo. Ma Romani non è assolutamente d’accordo: trova un pertugio all’interno per portarsi in seconda posizione e poi fa cantare i piedi negli ultimi 50 metri superando a doppia velocità Curcuianu e vincendo a braccia alzate con un tempo che non ruberà l’occhio (3’20”76) ma con una frazione finale da cineteca cronometrata in 47”2 da cambio a cambio (quindi su quasi 405 metri). Spirito di sacrificio, attaccamento alla maglia, capacità di trovare coesione nei momenti più difficili e una grande voglia di vincere: questi gli ingredienti di un titolo (il quarto consecutivo nella rassegna: 4x400 Juniores a Firenze 2017 e Agropoli 2018, 4x400 Promesse a Rieti 2019 e Grosseto 2020) assolutamente inaspettato, questo il significato della definizione “cuore verde”. Che batte forte anche nella 4x100 Promesse, anch’essa in emergenza: nella penultima serie Tommaso Romanò al lancio, Alessandro Zanandreis in seconda, Simone Di Nunno in terza e Ruskiin Molinari a chiudere termina terza la prima serie in 41”76, tempo che nessun altro batterà. Un altro bronzo da ricordare in staffetta per i colori verdi.Andrea Romani 4x400 Grosseto 2020

LE PROMESSE IN GARA INDIVIDUALERuskin Molinari, allievo del direttore tecnico della Riccardi Alessandro Nocera, e Andrea Romani sono pure grandi protagonisti nelle gare individuali Promesse. Molinari, che di anni ne ha ancora 19, è protagonista di una tornata di 100 metri da ricordare: tre volate in quattro ore in cui migliorare tre volte lo stagionale e due volte il personale. Nel primo turno si impone nella seconda batteria in 10”83, 6/100 di progresso sul suo miglior tempo 2020. La semifinale lo vede timbrare 10”56, personale migliorato di 7/100 dopo tre anni: è quarto, la sua qualificazione è appesa a un filo. Nessuno dei possibili ripescati però nelle due semifinali successive correrà più forte e così Ruskin passa il turno e avanza in una finale in cui si migliora ancora:  10”53, per cogliere dalla corsia 1 una quarta piazza a un solo centesimo dal bronzo. Applausi. Applausi pure per Romani, che dopo una solida batteria vinta in 1’50”72 corre una gran finale: negli ultimi metri è un fulmine e piomba sul terzetto di testa con Simone Barontini, Victor Curcuianu e Michele De Berti. Andrea resta a sei centesimi dal bronzo e a 35 dal’oro ma il cronometro gli dà comunque ragione: 1’48”96 è il sui miglior tempo negli ultimi tre anni, il secondo in carriera dopo il PB da 1’48”52 a Rubiera nel 2017. Per la rivincita su Curcuianu poi sarebbe bastato attendere qualche ora… Gioisce anche il suo "gemello" Alessandro Sibilio, ora in maglia Fiamme Gialle dopo aver vinto un Modiale Under 20 (con lo stesso Romani) nel periodo Riccardi e sempre molto legato ai colori verdi: dopo una stagione senza sussulti vince il titolo dei 400 metri ostacoli Promesse con il solito grande rettilineo finale e con un eccellente 50"46, secondo tempo di sempre alle spalle solo del 50"34 con cui fu argento europeo Under 20 sulla stessa pista nel 2017. Una nota di merito va pure ad Alessandro Zanandreis e Tommaso Romanò, entrambi molto vicini al PB: Zanandreis corre in 10”99 nelle batterie dei 100 (30esimo tempo complessivo a un decimo dalla semifinale), l’allievo di Americo Gigante timbra 16”34 sui 110 ostacoli al primo anno di “sfida” a questa distanza con la barriera da 106 centimetri.

JUNIORES E RAGAZZE – Non solo Promesse uomini: a Grosseto la delegazione guidata dal presidente Sergio Tammaro sono rappresentate anche tutte le altre tre categorie. Roberto Rossi nell’alto Juniores replica la finale outdoor centrata da allievo ad Agropoli e da junior ad Ancona: con 1.85 stacca il biglietto per la finale a 12 siglando il personale all’aperto. Tra i primi 12 l’altista allenato da Giada Mingiano deve arrendersi nel triplo assalto al nuovo PB, un 1.86 valido quale complessa misura d’entrata. Passando alle donne molto brava Agnese Polini che realizza il miglior punteggio tra tutte le atlete lombarde nell’eptathlon cogliendo la decima posizione nella prova multipla Juniores con il PB a 4278 punti:  la ragazza allenata da Andrea Calandrina stampa subito i personali nei 100m ostacoli con 15”97 e nell’alto con 1.59, poi infila 7.59 nel peso e 27”12 nei 200 metri per completare la prima giornata, procedendo poi l’indomani a siglare 5.35 controvento (-1,9 m/s!) nel lungo, 28.63 (personale) nel giavellotto e 2’33”24 negli 800 metri. La specialità che le porta più punti è l’alto con 724: il miglior piazzamento nella singola gara arriva invece nel lungo con il quinto posto. Due allieve di Mino Passoni gareggiano a Grosseto: Bousso Faye è nona nella prima batteria e 28esima nel complessivo delle eliminatorie degli 800 metri Juniores con un buon 2’24”55; Giulia Cristina Rota nelle batterie dei 400 metri ostacoli Promesse termina in un 1’09”74 lontano dai propri limiti ma può andare orgogliosa dell’1’04”20 corso in stagione e potrà riprovarci nel 2021 nella stessa categoria al pari di Elisa Delucchi, atleta allenata dal professor Americo Gigante fermata da tre nulli in qualificazione nel peso Juniores dopo una stagione in cui era arrivata a 11.25 con l’attrezzo da 4 kg.

4x400 M Promesse Riccardi Grosseto 2020 1

4x400 M Promesse Riccardi Grosseto 2020 2

4x100 M Riccardi Promesse Grosseto 2020

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