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FIDAL

Padova, lunedì 31 agosto 2020

Una semifinale conquistata ai Campionati Europei all’aperto (2016), il miglior crono italiano da tre lustri a questa parte (48”99) nonché quarto tempo azzurro di sempre e record regionale lombardo (strappato a Tito Morale dopo 56 anni!), la leadership italiana stagionale con 49”83 e altre due discese sotto i 50”: sono le credenziali sui 400 metri ostacoli di Super Mario Lambrughi, che ancora alle ore 19:03 di domenica 30 agosto non ha però messo nel curriculum un titolo italiano, né giovanile (ma il talento del ragazzo brianzolo di Biassono è emerso negli anni, come il buon vino) n è Assoluto, con troppi infortuni a mettersi in mezzo nelle ultime stagioni.

Alle 19:03 del 30 agosto 2020 allo Stadio Daciano Colbachini di Padova, in occasione dei Campionati Italiani Assoluti, però nulla può frapporsi tra Lambrughi e il sogno tricolore. Dopo una batteria dominata in 51”98, Super Mario in finale scatta in corsia 4 e non si lascia impressionare dall’avvio veemente in settima di Mattia Contini (CS Aeronautica): gestisce con grande disinvoltura i primi 250 metri e all’imbocco dell’ultimo rettilineo è in testa. Contini si spegne e cade al nono ostacolo, Lambrughi si in vola: CAMPIONE ITALIANO ASSOLUTO dei 400 OSTACOLI in 49”84, a 1/100 dal primato stagionale. Giustizia è fatta, e con 1”64 sul secondo!  Per lui è la terza medaglia tricolore individuale Assoluta nella specialità (dopo l’argento 2015 e il bronzo 2016) e la quinta Assoluta individuale in totale (con due argenti sui 400 metri indoor): per la Riccardi è peraltro il secondo titolo italiano Assoluto nei 400 ostacoli in 74 anni di storia dopo l’oro di Franco Mazzetti in 51”3 nella rassegna del 1976.

Il trionfo di Super Mario, allenato da Alessandro Nocera, è solo l’acuto di tre giorni da ricordare per l’Atletica Riccardi Milano 1946, che pur tra tante difficoltà legate anche agli infortuni (è stata in ogni caso la prima rassegna tricolore post Covid, con l’accesso al campo solo per tecnici e dirigenti accreditati e con immani complicazioni sul piano logistico) ha visto le maglie verdi sempre grandi protagoniste.

LA CRONACA – Si parte venerdì 28 agosto con la qualificazione dell’asta e con Federico Biancoli: il mantovano, pur reduce da infortunio, supera 4.50 alla prima prova e poi 4.70 alla terza, primato stagionale. Poi arriva il diluvio: pare che tutti coloro i quali siano arrivati a 4.70 possano accedere a una finale allargata, invece dopo oltre un’ira di sospensione e in condizioni climatiche molto difficili e con pedana umida si riparte: Biancoli fallisce purtroppo tre volte 4.90 e non riesce a conquistare un meritato pass per la finale (chi ha superato 4.70 alla prima è entrato senza colpo ferire). Tocca nel frattempo ai 100 metri con il primo turno: vanno in semifinale i primi tre con quattro crono di ripescaggio. Nella prima batteria, all’asciutto, Simone Tanzilli è secondo in 10”64 e Giovanni Galbieri (che gareggia per il CS Aeronautica ma porta sempre punti per la Riccardi) terzo in 10”79: entrambi avanzano al pari di Marco Martini, che nella terza batteria con 10”61 appena ventoso (+2.1: sarebbe stato PB eguagliato) ma sotto l’acqua è quarto ma con il miglior tempo di ripescaggio. Impresa in batteria per Andrea Romani negli 800 metri: nella terza e ultima eliminatoria l’iridato Under 20 della 4x400 con un capolavoro tattico (sinonimo comunque d’una buona condizione) è secondo in 1’50”39 (primato stagionale) e vola in finale, la prima per lui ai tricolori Assoluti all’aperto.

Sabato 29 agosto è il giorno di Andrea Cerrato, che scende in pedana nella finale diretta del lungo: è una gara pesantemente condizionata dal vento, con Eolo che spinge gli atleti nelle primissime fasi e poi che cambia totalmente direzione. Andrea, dopo un nullo iniziale, deve fronteggiare questa difficile situazione: arrivano 6.86 al secondo turno e poi un 6.88 al terzo che vale il 13esimo posto. Quindi arriva il turno dei 100, con tutti gli atleti della Riccardi o portatori di punti per la maglia verde inseriti nella prima semifinale: Simone Tanzilli è terzo in 10”64 (vince Marcell Jacobs in 10”44) e va diretto in finale; Giovanni Galbieri, quinto con 10”69, ci approderà con i crono di ripescaggio; Marco Martini, settimo con 10”76, è eliminato ma può essere soddisfattissimo di questa prima esperienza tricolore individuale. La finale sarà una finale a sei per le assenze di Filippo Tortu e Luca Lai: Simone Tanzilli corre in 10”46 e approda a un prestigioso quarto posto, Giovanni Galbieri è sesto in 10”61. Entrambi i crono non sono validi statisticamente per il vento a +3.3 m/s: in realtà vento a parte la temperatura è scesa e non si corre in condizioni propriamente ideali. Un altro piazzamento importante arriva nella finale degli 800 metri con Andrea Romani, che non trova gli spazi per muoversi con la disinvoltura tattica del giorno precedente ma conclude comunque in settima posizione sfiorando il tempo della batteria (1’50”45). Sotto la pioggia torna in pedana in un Campionato Italiano Assoluto pure Alessandro Castelli: dopo un nullo il nostro specialista del peso segna 14.37, misura che vale la 19esima posizione. Infine, sotto la pioggia battente e con temperature decisamente più basse, è il turno della staffetta 4x100: il rientrante Ruskin Molinari, Simone Tanzilli, Diego Marani e Marco Martini a chiudere si impongono nella seconda serie in 41”60. Non basterà per la medaglia (nella prima serie l’Assindustria Sport Padova aveva siglato 41”53, nella terza Athletic Club 96 Alperia e La Fratellanza 1874 Modena si attesteranno rispettivamente a 41”25 e 41”39) ma è comunque un quarto posto che vale.

Nella domenica tricolore, oltre allo straripante titolo di Mario Lambrughi e alla rinuncia con rammarico (affaticamento a un polpaccio) di Simone Tanzilli ai 200 metri, si corre la staffetta 4x400: è il punto esclamativo alla spedizione guidata da Sergio Tammaro, la gara che vale la medaglia d’argento. Molto buone le frazioni di Simone Di Nunno (in prima) e Andrea Cerrato (in terza), ottimo il secondo giro di Andrea Romani, solida la chiusura di Mario Lambrughi nonostante la finale dei 400 ostacoli da poco corsa: con 3’13”39 l’Atletica Riccardi Milano 1946 è seconda a meno di mezzo secondo dal titolo della Futura Roma. La ciliegina sulla torta della ripartenza tricolore.  

Mario Lambrughi Padova 2020 ostacolo

4x400 M Atletica Riccardi Milano Padova 2020

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