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FIDAL

Milano, mercoledì 20 dicembre 2023

La seconda puntata della presentazione dei super Cadetti Riccardi edizione 2023 prosegue con il mezzofondo e con Thomas Colombo, come Daniele Inzoli approdato sul podio degli ultimi Campionati Italiani Under 16 in pista a Caorle (Venezia). La sua stagione però non è stata solo impreziosita dal bronzo tricolore sui 1000 metri, ma l’ha visto anche cogliere un prestigioso settimo posto ai Campionati Italiani Cadetti nella corsa campestre (proprio nel giorno del 15esimo compleanno), centrare due titoli regionali (1000 metri in pista e staffetta 3x1km di corsa campestre) con due argenti (cross individuale e 2000 metri) e chiudere al secondo posto sui 1000 metri al Memorial Pratizzoli per squadre regionali Cadetti/e a Parma. E dire che per Thomas, studente al liceo scientifico Cardano, questa era solo il terzo anno di gare, il secondo in maglia Atletica Riccardi Milano 1946...Thomas Colombo Lo Cascio Gualtiero Ciardi

Thomas, sei nato il 12 marzo 2008 sotto il segno dei Pesci, un segno d’acqua: e infatti all’inizio il tuo elemento era proprio l’acqua...

«Praticavo nuoto agonistico con la Canottieri Olona, ero bravo soprattutto nella rana: scoprii l’atletica a scuola, durante le medie, ed ebbi la possibilità di provarla a Settimo Milanese con la Riccardi Academy grazie a Max Dentali e Alan Vicari. Nel 2021 affrontai entrambi gli sport, nel 2022, in terza media, fui chiamato a scegliere: scelsi l’atletica, entrando in Riccardi e nel gruppo di Luca Lo Cascio all’Arena».

Dalla piscina alla pista: cosa ti ha portato scegliere?

«Sicuramente i risultati. Nel nuoto, passando ai 100 metri stile libero, sfiorai il minimo per i Campionati Italiani di categoria nel 2021, ma nella stessa stagione in atletica, al primo anno di gare, feci subito 3’02”22 sui 1000 metri e all’inizio dell’anno successivo ero già ai Campionati Italiani di cross al primo anno tra i Cadetti».

Trieste 2022 e Gubbio 2023 tra i prati, Caorle 2023 in pista: raccontaci cosa ti è rimasto nel cuore dei tre Campionati Italiani che hai disputato.

«A Trieste non mi aspettavo nulla di particolare: tutto ciò che veniva era guadagnato. Diverso il discorso per le due rassegne del 2023, che affrontai con maggiore convinzione: sia nel cross sia sui 1000 mi portai subito nelle primissime posizioni, cercando di stare davanti per più tempo possibile in gare molto molto affollate. Sui 1000 metri di Caorle rimasi davanti fino agli 800 metri: fu una gara molto impegnativa, con tanti cambi di ritmo. Senza strappi avrei sicuramente abbassato di molto il personale (ha chiuso in 2’35“84, 4/100 sopra il PB corso a Parma in 2’35”80, ndr), in allenamento avevo fatto un test sugli 800 metri in 1’57” e valevo almeno 2’33”, ma comunque va benissimo anche il bronzo».

Sui 2000 metri hai corso in 5’50”21 ai Campionati Regionali a Brescia: quale è la distanza che preferisci tra 1000 e 2000?

«Con coach Luca siamo partiti con maggiori ambizioni sui 2000, ma alla fine i risultati migliori sono arrivati sui 1000 e devo dire che anche una gara così “veloce” mi è iniziata a piacere».

Anche perché hai iniziato a gestirla bene anche a livello tattico: il titolo regionale Cadetti a Brescia l’hai vinto con un ottimo ultimo 200 finale...

«Era la prima volta che affrontavo una gara con questa tattica: spesso mi capitava di stare davanti e di venir “fregato” alla fine (ride, ndr). Ora so affrontare meglio i vari scenari di competizione».

Da dove arriva questa consapevolezza in più?

«Nel mese di agosto mi sono allenato al Tuscany Camp, nel Senese: nel gruppo c’erano l’azzurro Yohanes Chiappinelli, oro europeo Under 23 e bronzo continentale Assoluto sui 3000m siepi, Mohamed Jhinaoui, primatista nazionale tunisino delle siepi, e Simone Vittore Borromini, che è solo un anno più vecchio di me ma che è già nel giro della Nazionale Under 20. È un periodo che mi ha aiutato molto, ora conosco meglio la mia soglia della fatica e so gestire meglio la fatica in gara».

Tra cross e pista...cosa butti giù dalla torre?

«Sarà perché si avventura nella natura o per lo sviluppo delle gare, ma la corsa campestre per ora mi piace di più».

Il 2024 per te equivarrà al primo anno da allievo: quali gare affronterai?

«L’inverno sarà soprattutto cross, con Campaccio (6 gennaio), Campionati Regionali di Società (28 gennaio) e Festa del Cross (11 marzo) quali punti fermi: in mezzo debutterò anche in una gara al coperto sui 1500 metri dei Campionati Italiani Allievi indoor di Ancona (10-11 febbraio). All’aperto vivrò esperienze su tutte le distanze piane dagli 800 ai 5000 metri: il sogno di fine stagione sarà poter lottare per la maglia azzurra Under 20 agli Europei di cross nella Cinque Mulini che il 17 novembre sarà prova di selezione».

 

IL COACH – Per un tecnico è importante saper “leggere” le caratteristiche atletiche di un ragazzo, ma anche saperle adattare con sagacia “in corsa”: è proprio quanto accaduto a Luca Lo Cascio con Thomas Colombo. Luca segue Thomas dalla fine del secondo anno di categoria Ragazzi (2021): «Tendo a lavorare su base di tre anni e con Colombo ero partito con un’idea che è poi cambiata. Eravamo partiti per affrontare distanze più lunghe, ma il ragazzo si è scoperto anche veloce. Thomas è un atleta muscolare ed esplosivo: la base di velocità è emersa soprattutto quest’anno».

Velocità di base uguale buone qualità in volata: mica una cosa da poco per un mezzofondista. «Al primo anno da cadetto – continua coach Lo Cascio, alludendo alla stagione 2022 – perdeva le volate perché non sapeva usare questa sua qualità: quest’anno abbiamo lavorato sui cambi di ritmo e abbiamo capito che quella velocità poteva essere la sua carta vincente».

Un punto fermo del giovane Thomas resta la corsa campestre: al di là dei gusti personali del nostro atleta, Lo Cascio conferma il punto di vista anche sul piano tecnico. «La filosofia è la stessa di Gaspare Polizzi – enuclea Luca, facendo riferimento al periodo di allenamento che lui aveva vissuto, da atleta, con l’allenatore siciliano mentore tra gli altri pure di Totò Antibo –: il mezzofondista si costruisce dai cross». Un pregio di Thomas è anche una sfumatura caratteriale: «È introverso, ma ha una mentalità vincente: se si mette in testa di vincere o di correre da protagonista, riesce a portare a termine il proprio auspicio. Ed è più maturo della sua età: è sempre il primo ad arrivare all’allenamento e l’ultimo ad andare via».

Thomas Colombo affronta cinque allenamenti la settimana: il suo è un gruppo molto ampio, con atleti (tutti maschi) dai Cadetti agli Juniores. Tra loro c’è anche Gualtiero Ciardi, anch’egli in gara ai tricolori Under 16 di Caorle sui 1000m (21esimo posto finale) e campione regionale Cadetti di staffette di cross (con Colombo e Alessandro Zarfino, allenato da Giancarlo De Dionigi). «Talenti diversi, caratteri diversi – spiega Lo Cascio –: Gualtiero sa di avere ottime qualità, ma per ora si allena solo tre volte alla settimana ed è solo al primo vero anno di atletica». Ciardi, 14 anni compiuti solo pochi giorni fa, è già stato capace di correre 2’37”79 sui 1000 metri e 6’05”54 sui 2000 e conta solo otto gare federali in carriera: per il 2024 è uno dei più fulgidi candidati a essere un cadetto Riccardi superstar.  

Nella foto in home: Thomas Colombo con coach Luca Lo Cascio e la medaglia di bronzo tricolore dei 1000m.

Nella foto in alto: Luca Lo Cascio tra Thomas Colombo e Gualtiero Ciardi agli ultimi Campionati Regionali di corsa campestre a Brescia.

Qui sotto (credits Davide Vaninetti/FIDAL Lombardia): Colombo in azione ai Campionati Italiani Cadetti e il terzetto della Riccardi campione lombardo nelle staffette di cross a Lanzada (da sinistra: Ciardi, Alessandro Zarfino e Colombo). 

Thomas Colombo Caorle 2023

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