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FIDAL

Iliass Aouani Syracuse profiloMister Iliass Aouani è tornato. Il suo biglietto da visita in un 2018 in cui vuole tornare ai fasti del biennio 2015/2016 (campione italiano Promesse sui 5000 e tre volte in Nazionale Under 23 tra 5000, 10.000 e cross) è un notevole 7’59”88 sui 3000 metri del John Thomas Terrier Classic indoor disputato sull’anello della Boston University. Un tempo di spessore non solo perché alla gara del rientro agonistico lambisce il PB da 7’57”67 fatto segnare nel 2017 sempre a Boston, ma anche perché arriva correndo praticamente da solo, con margine sui primi inseguitori e dopo aver lasciato andare il terzetto di testa regolato da Shadrack Kipchirchir in 7’42”71 (con un passaggio da 5’05” al secondo chilometro). «Li ho lasciati fare, ho fatto la mia gara: in un 3000 diverso probabilmente avrei potuto fare 4 o 5 secondi in meno ma va bene così» dice il diretto interessato.

Aouani sta affrontando il terzo anno di studi in Ingegneria Civile negli Stati Uniti, il secondo con i colori arancioni della Syracuse University: il suo non è un vero e proprio rientro agonistico perché in autunno aveva affrontato tutto l’iter di gare di college nelle corse campestri, dai campionati di Conference a Louisville (Kentucky) ai Regionals a Buffalo (New York) per finire ancora a Louisville (Kentucky) con le finali NCAA. «La forma era però quella che era, le gare che ho fatto erano una sorta di allenamento» commenta l’alfiere Riccardi, tricolore anche tra gli Juniores sui 5000 metri a Torino 2014. Iliass ha infatti dovuto recuperare una frattura da stress alla tibia che di fatto l’ha bloccato sei mesi nel 2017 dopo una bella stagione indoor (condita dal PB a 13’57”76 sui 5000): «È stato il primo grave infortunio della mia carriera: arrivato in un anno difficile, in cui mi sono dovuto anche adattare a un clima decisamente rigido (a Syracuse in inverno si scende regolarmente tra i -15° e i -10°, ndr). In alcuni momenti sono stato tentato di smettere, ma ho imparato a rialzarmi e a non far dipendere la mia serenità solo dall’atletica». In febbraio lo rivedremo correre indoor, stavolta sui 5000 metri, forse nell’Iowa: tappe importanti di passaggio verso una stagione outdoor in cui vuole essere protagonista anche in pista nel percorso Campionati di Conference-Regionals-finali NCAA sulla distanza dei 5000 metri (correrà anche un 10.000 a Stanford, in California).

Aouani, oggi allenato da Chris Fox, sarà però una pedina importantissima anche per i Campionati di Società dell’Atletica Riccardi Milano 1946: rientrerà in Italia una manciata di giorni prima della Finale Oro di Modena in programma il 23-24 giugno, dove con ogni probabilità correrà 1500 e 5000. «Sono davvero contento di poterli disputare: anche i 1500 mi piacciono, saranno una gara tattica da correre in modo intelligente».

Poi a fine estate tornerà ancora negli USA: mancano due semestri alla laurea, poi arriverà probabilmente un master ancora negli Stati Uniti. Su un ritorno in Italia o un’eventuale scelta di restare oltreoceano Iliass non si sbilancia: «Vivo alla giornata, ci penserò a tempo debito». Oggi ci sono ancora libri universitari, piste, scarpette chiodate, allenamenti, cronometri e una maglia verde da difendere nelle sfide per lo scudetto.

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