Non è una stagione tranquilla per lo sprint dell’Atletica Riccardi Milano 1946 sul piano degli infortuni: lo conferma purtroppo l’Universiade di Taipei (Taiwan) con il nostro Federico Cattaneo eliminato al primo turno dei 100 metri con il 10”73 del quinto posto della V batteria (38esimo riscontro complessivo) a 11/100 dal tempo utile per passare ai quarti di finale. Per il campione italiano Assoluto il tempo decisamente alto (45/100 in più del PB e 49/100 peggio del 10”24 appena ventoso del successo a Trieste) non è riconducibile a una controprestazione ma a un problema fisico purtroppo accusato durante la gara: «Ho sentito un indurimento al bicipite femorale della coscia destra, ho avvertito pure una piccola scossa: per fortuna dovrebbe essere comunque un intoppo risolvibile in pochi giorni» racconta lui stesso.

La delusione per non aver potuto lottare come avrebbe voluto a Taipei lascia spazio comunque a un’occhiata fiduciosa al finale di stagione: Federico, dottore in Scienze Motorie, vuole rientrare in pista il più presto possibile.

Stagione sfortunata per lo sprint Riccardi, si diceva, ma stagione comunque capace di portare traguardi importanti nelle gare in corsia: l’argento europeo Under 20 sui 400 ostacoli (con l’oro in staffetta) di Alessandro Sibilio, la finale europea Under 23 conquistata da Simone Tanzilli (200) e quella sfiorata da Wanderson Polanco (100), il titolo italiano Assoluto sui 100 (il primo nella specialità per la Riccardi 1946) dello stesso Federico Cattaneo, l’argento tricolore Assoluto della 4x100, cinque titoli nazionali giovanili e 40 punti conquistati su 42 disponibili (tra 100, 200, 110 ostacoli, 400 ostacoli e staffette) nella Coppa dei Campioni a Leiria. Lottare contro le avversità è parte del DNA Riccardi tanto quanto il saper correre veloce.