Per il mezzofondo dell’Atletica Riccardi Milano 1946 c’è un ingegnere aerospaziale: è Francesco Marino. Milanese, 23 anni compiuti lo scorso 4 dicembre, Marino è specialista dei 3000 metri siepi e dei 5000 metri, distanze in cui nell’ultimo anno ha portato i personali rispettivamente a 9’20”77 e a 14’40”92: nel 2016 ha vinto il titolo regionale Assoluto sui 5000 metri battendo due atleti non proprio di secondo piano come Ahmed Ouhda e René Cuneaz (nelle siepi ha chiuso terzo) e per la prima volta ha preso parte ai Campionati Italiani Assoluti sulla medesima distanza chiudendo 19esimo; ai Campionati Nazionali Universitari a Modena è stato quarto nei 3000 siepi e sesto nei 5000.

Per la Riccardi 1946 è la scommessa con cui per ripartire nel mezzofondo prolungato: i progressi dalla stagione 2015 al 2016 lo fanno intuire, a garantire pensa un coach da anni a fianco dell’Atletica Riccardi come Mino Passoni. Quella di Marino (NELLA FOTO in alto è l'atleta a destra, affiancato da Mustapha El Haouari; NELLA FOTO in vasso è l'atleta all'interno col pettorale 455) è una storia esemplare di crescita nello sport e, in contemporanea, negli studi: «Ho iniziato a correre a fine 2010 - si presenta così Francesco, fino al 2016 tesserato per la SGM Forza e Coraggio -: un amico conosciuto alle scuole superiori, Francesco Negri, praticava mezzofondo (sarebbe arrivato a 4’14”92 sui 1500 prima di smettere, ndr) e così ho deciso di provare anch’io a mettere le scarpette. Il primo anno da agonista è stato nel 2011 da Juniores agli ordini di coach Andrea Testa, il primo salto di qualità l’ho vissuto nel 2013 quando ho preso parte per la prima volta ai Campionati Italiani Promesse nei 3000 siepi. Quest’anno ho inserito un allenamento in più la settimana e soprattutto non ho sofferto per problemi fisici: nelle passate stagioni avevo sempre buttato almeno un mese a causa degli infortuni. Ora mi seguono sia Testa sia Mino Passoni, che mi prepara i programmi e mi segue almeno una volta alla settimana; spesso mi alleno con altri atleti Riccardi come Mustapha El Haouari, Filippo Ba e Pietro Bertani. Nel 2015 intanto mi sono laureato al Politecnico nella triennale di Ingegneria Aerospaziale e ora sto frequentando il corso di laurea magistrale in Space Engineering, la naturale prosecuzione del triennio interamente in lingua inglese».

Lui non lo dice, ma fonti bene informate (leggi: Mino Passoni) ci fanno sapere come l’università stia procedendo alla grande: Marino per il 2017 vuole però crescere ancora anche in pista e con la maglia verde. «Con Mino abbiamo fissato gli obiettivi per il prossimo anno - dice l’ingegner Francesco -: la partecipazione ai Campionati Italiani Assoluti su pista e di cross e progressi cronometrici in entrambe le distanze. Poi, se fosse utile alla Riccardi…». La frase la completiamo noi: c’è anche una finale Oro dei Societari Assoluti in cui poter dare il proprio contributo alla caccia del sesto scudetto in maglia verde. «Per me sarà un onore vestire questa maglia, farò di tutto per migliorarmi e trovare piazzamenti importanti» dice.

A proposito di miglioramenti, tra 2015 e 2016 Marino (che si allena tra il campo della Forza e Coraggio a Milano, il Parco di Monza, Arcore e Carnate) è sceso di 38”27 nei 5000 e di 23”38 nelle siepi. Ma qual è la distanza che predilige? «Dal lato tecnico la mia migliore prestazione è il PB nei 5000, ma mi diverto sicuramente di più a correre i 3000 siepi: in questa distanza ogni gara è movimentata e diversa dalle altre ed è tra le siepi che ritengo di avere i maggiori margini di miglioramento». Il suo 2017 inizierà tra i prati, con il Campionato Brianzolo di corsa campestre (nel 2016 vinse tutte le prove del circuito) e (forse) con la Cinque Mulini.

A due giorni da Capodanno è il momento giusto per dare spazio ai sogni: «A livello professionale spero un giorno di lavorare all’Agenzia Spaziale Europea, in pista… be’, in pista si sogna sempre: ogni gara è come se fosse la prima, l’adrenalina è sempre la stessa». Con la maglia verde indosso sarà ancora maggiore.

Ce. Ri.